Max Verstappen ha compiuto la storia. In ritardo di una stagione rispetto ai piani Red Bull, che prefiguravano per l’alfiere olandese il trionfo nel 2020, come più giovane campione del mondo nella storia della Formula 1. Alla fine, conta il risultato e, sebbene sia toccato rimandare i programmi, l’olandese è salito sul gradino massimo. Eppure, le modalità del successo hanno scatenato parecchie critiche.
Quella andata in scena è stata forse la peggior gara di Verstappen nel corso dell’anno. Oltre alle complicazioni scaturite dalla configurazione estrema della monoposto, Vestappen ha avuto delle oggettive responsabilità nella partenza, davvero terribile. Insomma, il 24enne era ben lontano dalla W12 guidata da Hamilton. Ma, a differenza delle corse in Azerbaigian e Ungheria, stavolta la Dea Bendata gli ha sorriso.
Verstappen: la chiave è crederci sempre

In una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Verstappen ha raccontato le emozioni vissute. A dieci giri dalla conclusione, era unicamente concentrato sulla guida, pur sapendo del vantaggio di Hamilton. A suo avviso, il 36enne di Stevenage è stato sfortunato per lo svolgersi degli eventi. Ma gli competeva fare il massimo. La chiave di tutto – ha proseguito – è crederci sempre. E lui ci ha creduto fino in fondo.
Nel corso degli ultimi mesi Vestappen aveva lanciato vari messaggi sibillini, anomali nel caso di un driver tanto giovane (ma con già una ricca esperienza), lasciando intendere che, una volta raggiunto il titolo mondiale, il suo principale stimolo per correre nel Circus lo avrebbe completato. Qualcuno aveva addirittura immaginato uno scioccante ritiro “alla Rosberg”. Ma il diretto interessato intendeva dire altro.
Nessun ritiro in programma

Lasciare non è mai stata un’opzione, non ci ha mai pensato. Desiderava esserci e c’è, poi – ha spiegato – per aggiudicarsi diversi titoli iridati occorre parecchia fortuna. Ma adesso ha vinto tutto quel che poteva, perciò qualsiasi cosa accadrà d’ora in avanti costituirà una sorta di regalo, un bonus.
La rivoluzione nel regolamento del 2022 potrebbe influire in maniera significativa sugli equilibri, ma gli addetti ai lavori concordano nel ritenere ancora loro, Verstappen ed Hamilton, i maggiori accreditati alla corona. Malgrado i numerosi scontri nel recente passato, Max ha indirizzato parole di profonda stima verso il rivale. Entrambi bramavano il successo. Hanno dato il 110% e si sono dati battaglia, ma pensa vi sia parecchio rispetto. Ed è grato a Lewis per questa battaglia, andata avanti un anno intero: qualcosa di grandioso, ha concluso.