Daimler, la casa madre di Mercedes, riporta di aver perso 1,2 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2019. Il motivo di questa perdita riguarda la spesa pari a 4,2 miliardi di euro sostenuta per i problemi con i veicoli diesel e per i richiami degli airbag difettosi.
La perdita trimestrale segnalata nelle scorse ore è stata la prima ad essere registrata da Daimler dopo ben 10 anni (2009) e questo rappresenta un inizio non tanto positivo per il nuovo CEO Ola Källenius che ha preso il posto di Dieter Zetsche dal 22 maggio.

Daimler: 1,2 miliardi di euro in meno nel Q2 del 2019
In questo momento, la casa automobilistica di Stoccarda è sotto inchiesta in Germania e negli Stati Uniti e si trova ad affrontare delle cause civili riguardanti le emissioni di alcune sue vetture diesel. Oltre a questo, Mercedes è costretta a far fronte a diversi richiami per problemi agli airbag Takata (che ha riguardato anche altre società automobilistiche).
Le autorità europee e statunitensi hanno ripreso a controllare le emissioni diesel dopo lo scandalo di Volkswagen avvenuto nel 2015, che usava un software per imbrogliare i test sulle emissioni diesel. Dopo tale avvenimento, Daimler e altri produttori sono stati costretti a richiamare diversi veicoli per aggiornare il software.
Oltre a questo, il gruppo si sta occupando in questo momento dello sviluppo di nuove tecnologie come auto a batteria, guida autonoma, car sharing e così via. A tutto ciò si aggiunge il calo registrato in Cina, il più grande mercato automobilistico, e le tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina.
In ogni caso, Daimler si aspetta un miglioramento delle performance nella seconda metà del 2019 ma comunque ha precisato che gli utili saranno significativamente inferiori a quelli del 2018.