Mercedes-Benz ha compiuto ufficialmente il proprio ingresso in AAC (Automotive Cells Company) per sviluppare e realizzare batterie insieme a Stellantis e Total. Si tratta di una decisione molto importante nelle strategie del Costruttore tedesco, destinata a provocare ripercussioni, ad accelerare e a modificare il panorama della mobilità, con il brand tedesco che metterà anche il proprio know-how a disposizione.
Le parti coinvolte hanno fornito l’annuncio in modalità congiunta, soggetto all’accordo sulla documentazione definitiva e tutte le documentazioni di chiusura, tra cui le approvazioni normative. Ma le vere domande, o quantomeno quelle più interessanti, sono un paio: cos’è Automotive Cells Company? Perché la compagnia di Stoccarda decide di unire le risorse con Stellantis?
Mercedes: la sfida della mobilità elettrica
Procediamo per gradi. Nel comparto automotive la sfida della mobilità elettrica ha assunto un peso decisivo ed è alquanto costosa. Chi più chi meno, qualsiasi costruttore sta definendo sinergie con imprese del ramo energetico al fine di ripartire le spese e condividere competenze. La posta in palio è talmente rilevante da spingere Case concorrenti a scendere a “patti con il diavolo” allo scopo di elaborare sistemi avanzati.
Hanno la consapevolezza del tempo che stringe: il piano Fit for 55, proposto dalla Commissione Europea, ha fissato al 2035 il termine finale per la messa in commercio di sole vetture “con la spina”. Date tali dinamiche, TotalEnergies – insieme alla sua affiliata Saft – e il conglomerato PSA/Opel hanno stabilito, nell’agosto 2020, di costituire Automotive Cells Company, affinché nascesse un leader continentale nel settore delle batterie per mezzi elettrici.
Le tappe di un lungo viaggio
Attraverso tale joint venture, i due associati si sono dati una scadenza ben delineata: fabbricare batterie di performance elevate per l’industria delle quattro ruote a cominciare dal 2023. Stellantis – derivata dalla fusione di FCA e PSA nel gennaio 2021 in un’unica entità – ha attinto in eredità la joint venture, a cui si somma Mercedes-Benz in un assetto societario inedito che vede i tre partner detenere quote paritarie al 33 per cento l’una. ACC ha in dotazione 1 miliardo e 300 milioni di finanziamenti pubblici dalle autorità tedesche e francesi. Complessivamente, l’iniziativa rappresenta oltre 5 miliardi di euro di investimenti.
Le analisi degli specialisti pongono in luce come entro il 2030 il mercato auto europeo necessiterà di circa 400 GWh di batterie, ovvero 15 volte la attuale disponibilità. Ciò corrisponde alla fabbricazione di un milione di veicoli elettrici all’anno, ossia più del 10 per cento del business europeo.
Mercedes: consistente impegno nell’elettrificazione
Mercedes-Benz ha dato il là a un consistente impegno di elettrificazione, dove i modelli della gamma EQ a zero emissioni saliranno progressivamente di numero, riguardando peraltro vetture iconiche come il fuoristrada Classe G. L’obiettivo è elettrificare la gamma entro il 2025 ed eliminare le unità termiche entro il 2030. Per riuscirci, la Stella, che ha bisogno di una capacità produttiva globale di batterie superiore ai 200 GWh entro la fine del decennio, prevede di costruire – in compartecipazione con differenti partner – otto stabilimenti in ogni angolo del pianeta, quattro dei quali nel Vecchio Continente.
Su tali premesse, l’ingresso in ACC riveste un ruolo determinante in ambito strategico: Mercedes contribuirà allo sviluppo e, di ritorno, otterrà tecnologie per batterie ad alte prestazioni dalle sue fabbriche a partire dal 2025. Il progetto ACC richiederà un volume di investimenti globale di più di sette miliardi di euro per raggiungere una capacità di almeno 120 GWh in Europa entro la fine del decennio. Il preventivo complessivo di spesa stimato dovrebbe restare sotto la soglia del miliardo di euro.