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Mercedes dovrà pagare una multa di 13 milioni di dollari

Il brand di Daimler potrebbe dover pagare ulteriori 7 milioni di dollari

Mercedes-AMG GLB 35 Germania

Mercedes e la National Highway Traffic Safety Administration hanno raggiunto un accordo per quanto riguarda alcuni richiami lanciati dalla casa automobilistica tedesca. La NHTSA ha avviato un’indagine su Mercedes-Benz USA e ha scoperto che l’azienda ha effettuato 101 richiami tra il 2016 e il 2018.

Durante sei di questi richiami, le notifiche ai clienti non sono state spedite entro i 60 giorni richiesti. In 22, i documenti non sono stati caricati nel portale dei richiami entro cinque giorni lavorativi.

Mercedes CLA Shooting Brake
Mercedes, 101 richiami esaminati dalla National Highway Traffic Safety Administration

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In altri 14 richiami, invece, Mercedes ha riportato la data di lancio stimata del richiamo come sconosciuta e non è riuscita ad aggiornare tale informazione quando sono è stata resa disponibile.

L’accordo menziona altre situazioni simili e potenziali problemi con lo strumento di ricerca VIN offerto dal brand di Daimler. Tuttavia, il governo ha riconosciuto che “in tutti i casi, i consumatori sono stati informati del richiamo, la campagna è stata lanciata correttamente non appena le componenti sono state rese disponibili e non si sono verificati problemi aggiuntivi“.

Per risolvere il problema, Mercedes ha accettato un accordo che prevede il pagamento di 13 milioni di dollari entro 45 giorni. Tuttavia, la casa automobilistica tedesca potrebbe dover pagare ulteriori 7 milioni di dollari.

In merito a quanto scoperto, James Owens – amministratore delegato della National Highway Traffic Safety Administration – ha dichiarato: “La sicurezza è la massima priorità di NHTSA e i requisiti di segnalazione dell’agenzia aiutano a garantire che i consumatori siano protetti e che ricevano importanti informazioni sui richiami“.

Mercedes-Benz USA, invece, ha detto ad Auto News Europe: “Riteniamo di non aver fatto deliberatamente nulla di sbagliato ma sfortunatamente non abbiamo riportato alcune scadenze delle misure che avevamo adottato per soddisfare le esigenze”.