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Mercedes ritorna in Egitto: ecco le ultime novità

Ecco le ultime novità sul ritorno della casa automobilistica di Stoccarda in Egitto

Mercedes

Mercedes-Benz ha deciso di riprendere a montare veicoli in Egitto in collaborazione con un partner locale. Il Ministero dell’Industria, del Commercio e delle Piccole Industrie del paese nord africano formerà una task force tecnica per dare seguito all’esecuzione del progetto. L’ambasciatore egiziano in Germania Badr Abdel Aty ha confermato che Mercedes sta pensando di creare una fabbrica automobilistica in Egitto, come parte del suo piano di espansione degli investimenti nel paese.

Il presidente e CEO di Mercedes-Benz Egypt, Thomas Zorn, ha elogiato l’attenzione che il governo egiziano sta dando all’industria automobilistica, nonché il suo incoraggiamento alle società internazionali a operare nel mercato egiziano. Zorn ha affermato che le nuove politiche adottate dal governo hanno contribuito ad incoraggiare gli investimenti dei produttori automobilistici internazionali.

Il segretario generale dell’Associazione dei costruttori automobilistici egiziani (EAMA) Khaled Said ha affermato che i clienti Mercedes rappresentano il 7% del mercato automobilistico locale. Il presidente del comitato industriale del Parlamento Farag Amer ha suggerito che la decisione della casa tedesca attirerebbe più investimenti, in particolare per la SCzone. Il presidente dell’Autorità del Canale di Suez, Mohab Mamish, ha dichiarato in una conferenza stampa tenuta a settembre 2017 che 96.000 metri quadrati sono stati assegnati alla casa tedesca nella SCzone per costituire un impianto di assemblaggio e una fabbrica di industrie per l’alimentazione automobilistica.

Mercedes è entrata nel mercato egiziano nel 1996 attraverso una partnership che ha dato vita a The Egyptian German Automotive Company (EGA). L’obiettivo dell’impresa con Sami Saad Investments era quello di assemblare veicoli Mercedes-Benz in Egitto ed esportarli in altri paesi. Secondo una dichiarazione della casa tedesca, la compagnia assicura così 1.000 posti di lavoro diretti e indiretti nel paese.