Mercedes ha deciso di ritirare la sua campagna di marketing dedicata al Mercedes Sprinter 2019 dove affermava che il furgone era stato costruito negli Stati Uniti.
Un’inchiesta svolata dal Truth In Advertising (TINA) ha preso un campione di quasi 2400 esemplari del Mercedes Sprinter in vendita presso i concessionari statunitensi del brand tedesco ed è emerso che la maggior parte di essi sono stati costruiti all’estero. La Stella di Stoccarda si è limitata semplicemente ad assemblarli presso lo stabilimento nella Carolina del Sud.
Mercedes: il TINA indaga sul “Built in USA” della pubblicità dello Sprinter
Il TINA, un’organizzazione che difende i consumatori dalla pubblicità ingannevole, ha esaminato i VIN (Vehicle Identification Number – numero di identificazione del veicolo) dei furgoni Mercedes Sprinter 2390 presso i concessionari locali.
L’undicesimo carattere del VIN di ogni modello specifica dove esso è stato stampato sul veicolo finale. Secondo il TINA, il 90% degli Sprinter analizzati sono stati timbrati con il codice impianto P o N che praticamente si riferiscono alle fabbriche Mercedes di Düsseldorf e Ludwigsfelde, in Germania.
Solo il 10% degli Sprinter analizzati dall’organizzazione dispone del codice impianto T che corrisponde al VIN dello stabilimento della Carolina del Sud. La Federal Trade Commission (FTC) propone dei requisiti per la quantità di veicoli che devono essere prodotti negli Stati Uniti prima di lanciare una campagna pubblicitaria che parli di “costruito” e/o “fabbricato”.
Dopo le indagini svolte dal TINA e dopo aver speso oltre 16 milioni di dollari da settembre 2018 per pubblicizzare il nuovo Mercedes Sprinter, il marchio di Affalterbach ha deciso di modificare la sua campagna di marketing.