Ippolito Visconti 
Il capo di Daimler Ola Källenius ha chiesto a IG Metall di essere cauti sulla prossima contrattazione collettiva. “In questa situazione, riteniamo che sia molto, molto ragionevole, adeguare i requisiti di conseguenza”, ha affermato Källenius. “Posso solo chiedere alle persone coinvolte di pensare a lungo termine e di riconoscere ciò che è importante in questa situazione”. Il numero uno del gruppo tedesco non ha dato numeri specifici.
Daimler deve ridurre i costi con misure come il ridimensionamento, ha affermato Källenius. “Esistono fornitori di primo, secondo o terzo livello in una situazione ancora più difficile. Queste aziende non possono tollerare aumenti significativi dei costi”. Källenius non ha voluto escludere ulteriori tagli di posti di lavoro presso Daimler: “Nessuna azienda può prevedere con certezza i prossimi cinque anni. Abbiamo fissato un obiettivo. Vedremo se dobbiamo adeguarci di nuovo sulla strada”.
Il prossimo round di tariffe è caratterizzato da dati economici più deboli e da imminenti cambiamenti strutturali, in particolare nel settore automobilistico. Il graduale addio al motore a combustione interna sta attualmente causando gravi problemi all’industria automobilistica e in particolare ai suoi fornitori. Lo scorso autunno, Källenius ha annunciato un programma di austerità: vuole limitare gli investimenti e risparmiare 1,4 miliardi di euro sul solo personale entro la fine del 2022. Secondo le informazioni precedenti, di conseguenza verranno tagliati più di 10.000 posti di lavoro. Anche altri produttori e fornitori di automobili vogliono tagliare migliaia di posti di lavoro.
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