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Mercedes-Benz CLK: come sarebbe se tornasse

Un artista ha mostrato una versione riammodernata della Mercedes-Benz CLK: ecco come sarebbe se tornasse oggi.

Mercedes-Benz CLK

La Mercedes-Benz CLK è sbarcata sul mercato nel 1997 come coupé e cabriolet di lusso di medie dimensioni ed è rimasta in produzione fino al 2010. Sebbene sia passato più di un decennio da quando l’ultima unità è uscita dalla catena di montaggio, sembra che alcuni abbiano ancora un debole per l’iconico modello. Gli appassionati storici e inguaribili romantici, pronti a rendergli omaggio non appena gli si presenta occasione. Ma cerchiamo di fare un excursus storico e di spiegare quale percorso seguirono i progettisti per dare vita al veicolo.

Mercedes-Benz CLK: la derivazione dalla Classe C W202

Mercedes-Benz ha derivato la prima generazione della Mercedes-Benz CLK dalla Classe C W202 che era sul mercato già da tre anni, ma utilizzando anche componenti della Classe E. Il modello, con il nome in codice W208 per la Cabriolet e C208 per la Coupé, è andato a inaugurare una nicchia inedita. Ha avuto la capacità di confrontarsi con avversari temibili, soprattutto la BMW Serie 3 Coupé e l’Audi A Cabriolet.

Mercedes-Benz CLK

Nel 2010, Mercedes-Benz ha deciso di riportare i tratti stilistici della CLK sulla Classe E. Pertanto, le lettere CLK sono completamente scomparse dalla gamma. Ma non dalla fantasia degli artisti digitali, che tuttora sognano un revival senza la “E” nel nome.

La Mercedes-Benz CLK del futuro: elettrica o no?

Un artista svizzero dietro l’account Instagram 3D_im.blend ha costruito digitalmente la CLK del futuro. Il modello sfoggia un frontale che trova ispirazione nella gamma elettrica EQ di Mercedes. Il cofano presenta però una forma sintomatica, un indizio sulle caratteristiche tecniche: proprio sotto di esso è collocata un’unità a combustione. Una linea del tetto inclinata, un lunotto posteriore tendente verso il basso e un portellone fluttuante compongono il design audace. Nella zona posteriore, compaiono due terminali di scarico, a conferma che sì, la CLK rappresentata è davvero un’auto con una propulsione convenzionale.

L’artista digitale ha peraltro pubblicato la sua interpretazione della variante incentrata sulla pista, Mercedes-Benz CLK GTR. La fonte di ispirazione è stata un bolide da corsa a motore centrale V12 che l’azienda ha sviluppato per il campionato FIA GT 1997. Per l’omologazione, la Mercedes ha dovuto costruire pure esemplari omologati. Pertanto, 25 di questi hanno visto la luce dall’inverno del 1998 all’estate del 1999.

Il duello vinto contro la McLaren F1

Al fine di competere nel campionato FIA GT, il marchio realizzò nel giro di pochi mesi la variante GTR. Si trattò del risultato di un accurato processo di studio messo in atto dalla divisione sportiva AMG. Esordì nelle gare prima che venisse omologata una versione stradale.

L’andamento in pista ripagò ampiamente gli sforzi. Pronti via e mise in bacheca il campionato 1997, avendo la meglio nel testa a testa con la McLaren F1, schierata dal team ufficiale BMW Motorsport. Provvista di un propulsore V12 da 6.9 litri, verrà poi immessa in vendita, nel 1999, ad un prezzo di oltre 1 milione e mezzo di dollari. In tal modo passerà ai posteri con il titolo di vettura più costosa degli anni Novanta, sorpassata poi dalla Bugatti Veyron.