Ippolito Visconti 
La produzione è stata riavviata nella fabbrica di Daimler Trucks sull’isola di Swan a Portland, quasi quattro settimane dalla sua chiusura durante i primi giorni dello scoppio dell’epidemia di coronavirus nell’Oregon. La chiusura ha portato 600 dipendenti di Portland a essere sottopagati. Inizialmente Daimler ha detto che la chiusura era avvenuta a causa della mancanza di parti, ma i sindacati che rappresentano i dipendenti dell’impianto hanno affermato che anche le preoccupazioni dei loro membri sulla sicurezza dei lavoratori sono stati un fattore importante nel prendere tale decisione.
Daimler ha trascorso le ultime settimane a ridisegnare il suo processo di produzione per dare più spazio ai lavoratori. Tra le altre modifiche, la società ha diviso la sua forza lavoro in due turni per garantire ai dipendenti il distanziamento sociale nella fabbrica di Portland. “Ci stanno ascoltando e noi li stiamo ascoltando e stiamo tutti lavorando insieme per avere un ambiente sicuro”, ha detto Panian.
Geoffrey Jansen, direttore di stabilimento presso lo stabilimento di Portland della società tedesca, ha affermato che Daimler ha attraversato 500 processi separati per garantire che ciascuno dei suoi lavoratori abbia almeno 1 metro e mezzo di separazione l’uno dall’altro per impedire la diffusione del virus. Ha detto che Daimler ha apportato una serie di altre modifiche per garantire che l’ambiente di lavoro fosse sicuro. “Gli ingegneri stanno creando nuovi strumenti, nuove attrezzature”, ha detto Jansen. “Ci stiamo muovendo fisicamente dove le persone fanno il loro lavoro per distanziarli ulteriormente.”
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