Mercedes-Benz sta riversando più risorse nelle sue capacità di ricerca e progettazione all’avanguardia in Cina mentre il baricentro del nuovo mondo automobilistico si sposta verso est. Nel tentativo di creare una “casa lontano da casa”, l’azienda tedesca sta raddoppiando le basi a Pechino e Shanghai per rimanere al passo con la legislazione e i trend dei consumatori, in un mercato che supera gli Stati Uniti e la Germania messi insieme.
Tre anni dopo aver inizialmente annunciato i piani per rafforzare la sua ricerca e sviluppo (R&S) nel Paese, il marchio di lusso di proprietà di Daimler presenterà il suo nuovo Tech Center China a Pechino questo mese.
Reuters ha parlato con quattro persone vicine al centro tecnologico e allo studio di design cinese che hanno familiarità con la strategia dell’impresa in territorio asiatico. Ciascuno ha rifiutato di essere citato poiché non autorizzato a rilasciare dichiarazioni ai media.
Mercedes: raddoppiano gli sforzi in Cina
Con 1.000 ingegneri, la struttura in procinto di essere inaugurata è oltre tre volte più grande di quello Mercedes-Benz aperto nel 2014. Il primo fuori dalla Germania in grado di testare “tutto”, mettendolo tecnicamente “alla pari” con la sede di ricerca e sviluppo vicino a Stoccarda, ha detto un insider.
Il Costruttore ha peraltro profuso significativi sforzi nel progetto e ha trasferito l’intero team da Pechino a Shanghai, una megalopoli di circa 25 milioni di persone conosciuta come la capitale del design automobilistico della Cina.
La stella a tre ragioni ha valide argomentazioni per rafforzare la rispettiva posizione. Le sue cessioni di veicoli nella terra dei dragoni hanno registrato un’impennata del 12 per cento nel 2020, per un record di 774.000 unità a dispetto della pandemia nettamente migliori in confronto ai suoi due altri mercati chiave, la Germania con 286.000 e gli Stati Uniti con 275.000.
Circa l’80% delle vetture vendute in Cina si sono prodotte proprio lì, in genere con una serie di caratteristiche e modelli esclusivamente per lo Stato. E l’Asia ha rappresentato nel complesso quasi la metà degli affari conclusi in totale nel 2021.
Si prevede che il mercato automotive cinese, il principale in assoluto dal 2009, continuerà a crescere costantemente. La domanda dovrebbe raggiungere i 35 milioni di veicoli entro il 2030 circa, contro i 25 milioni attuali.
Una seconda casa
Ma Mercedes-Benz, alla pari di ogni Costruttore straniero in Cina, è sotto la perenne pressione delle startup EV locali quali Xpeng, Li Auto e Nio e dei loro eleganti mezzi con proprietà high-tech su misura per i consumatori cinesi.
Ecco perché la strategia della “seconda casa” è focalizzata sul rispondere rapidamente al panorama in evoluzione e per consolidare il brand, hanno affermato le quattro fonti.
Mercedes ha speso 1,1 miliardi di yuan (170 milioni di dollari) per aggiornare la struttura, in larga prevalenza allo scopo di garantire una serie di test a livello locale, piuttosto che inviare nuove tecnologie alla sede centrale di Sindelfingen in Germania.
Un motivo cruciale per l’espansione è avvicinarsi alla domanda e sue loro esigenze, ha confessato una “gola profonda”. Finalmente – ha proseguito – hanno tutto l’occorrente per accertare al 100% la qualità dei prodotti fabbricati.
L’edificio dispone di moderni banchi di prova del telaio, della rumorosità, delle vibrazioni e della resistenza, nonché di batterie e propulsori e-drive. Inoltre, vanta flessibilità di adattamento ai progressi futuri. La società ha poi integrato funzioni ritenute importanti per i clienti cinesi, tra cui un team dedicato alla tecnologia dei veicoli EV. Gli esperti pretendono un approccio molto locale in termini di intelligenza, connettività e guida autonoma, ha raccontato una delle fonti.
I frutti si vedono già
Ognuno degli insider ha sottolineato che una maggiore attenzione al cliente in Cina negli ultimi anni sta già dando i suoi frutti.
La spinta a elaborare tonalità ad hoc, in linea con i gusti dei giovani acquirenti (l’età media è di 36 anni, 20 in meno rispetto agli Stati Uniti) dei beni di lusso. Pur convinto di proiettare all’estero un’immagine hip e hi-tech, c’è stato un rinnovato interesse per gli stili ispirati alle antiche dinastie cinesi.
Come parte delle ricerche attuate, lo studio ha escogitato l’oro rosa metallizzato. Una variazione sui toni oro rosa adattata per le auto introdotta nella palette delle nuance esterne per la berlina Mercedes-Benz Classe A L, nel 2018. Ulteriori mezzi elettrici quali EQA EQB sono ora disponibili in tale colorazione, adottabile pure per gli interni dell’EQC. Idee globali, ispirate al Paese asiatico.
Accelerata al processo di crescita
A dettare parzialmente il trasferimento del complesso a Shanghai la necessità di accelerare notevolmente il processo di progettazione rendendolo più digitale, poiché la maggior parte dei fornitori di modelli virtuali ha sede lì.
In aggiunta, Shanghai è un posto decisamente più florido nel reclutamento di talenti nel campo del design, ha evidenziato un contatto vicino allo studio, che si trova appena a nord del principale quartiere sul lungomare della città, il Bund.
I professionisti del campo in genere ritraggono una vettura su carta o sullo schermo di un computer sensibile al tocco. E abili modellisti aiutano a scolpirla in argilla. Mercedes-Benz valuta di eliminare grossomodo le opere fisiche.
Secondo l’iter vagliato, gli addetti impiegati a Shanghai esamineranno i progetti usufruendo di strumenti virtuali, ad eccezione delle occasionali riproduzioni in scala di 1:4, ha detto uno degli interpellati. Se l’idea entra nella selezione finale delle competizioni interne, designer e modellisti saranno mandati alla sede tedesca per creare riproduzioni in scala reale per il round decisivo, ha spiegato la fonte.
In risposta alle tensioni politiche
La spinta di Daimler nel rafforzare la presenza in Cina arriva anche in un momento dove il prezzo da sostenere per non essere al passo con i politici di Pechino non è mai stato così alto.
I forti scossoni al potere in tempi recenti hanno comportato la perdita di miliardi di dollari del valore di alcune delle più blasonate società private della Nazioni e pesato sull’industria automotive.
Ciò è in parte legato alle tensioni tra Stati Uniti e Cina, il che ha evidenti ripercussioni. Con un ambiente difficile per le aziende straniere nell’importare tecnologia sviluppata altrove.
E dalle batterie alle nuove tipologie di mobilità, tra cui la connettività intelligente e la guida autonoma, le politiche e le normative cinesi sono in costante evoluzione.
Rispondere al cambiamento a seguito dell’entrata in vigore delle leggi e dei regolamenti, è troppo tardi, ha asserito uno dei contatti vicini a Daimler.
Mercedes: lavoro a braccetto tra il centro tecnico e il team degli affari esterni
Con tale consapevolezza, il centro tecnico lavora a braccetto con il team degli affari esterni della Casa che tiene il dito sul polso legislativo. E questo si è rivelato fondamentale quando si tratta della cosiddetta tecnologia vehicle-to-everything, o V2X.
V2X verifica le comunicazioni tra una vettura e il mondo esterno; dai segnali cellulari 5G ai satelliti a bassa orbita terrestre, ai semafori intelligenti e alle telecamere in strada.
In Cina, i veicoli dovranno presto essere dotati di funzionalità V2X di pieno diritto per ottenere una classifica di massima sicurezza con una versione inedita del suo sistema di valutazione, o New Car Assessment Program (NCAP), previsto nel 2025.
Sapevano che il regolamento lo avrebbero messo in pratica. Hanno cominciato a sviluppare tali dotazioni di guida autonoma, tra cui V2X, per essere conformi alla nuova legge e giocato in anticipo prima che entrassero in vigore le prossime normative, ha concluso una delle fonti del centro.