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La settima Coppa del Mondo di Hamilton sarà la più difficile di tutte?

La conquista della settima coppa del mondo per Hamilton potrebbe essere la più difficile a casa del coronavirus

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton

Lewis Hamilton ha in mente un solo obiettivo: raggiungere Michael Schumacher e il suo record di sette titoli in Formula 1, fino a pochi anni fa considerato da molti quasi irraggiungibile. Un obiettivo che ha le sue maggiori avversità in un elemento fuori dalla portata del pilota inglese e cioè come il coronavirus influenzerà il calendario 2020.
Come tutti sappiamo, la crisi sanitaria del coronavirus, che sta già colpendo tutto il mondo, ha costretto a posticipare o addirittura annullare i primi appuntamenti del campionato del mondo di Formula 1 2020. Prima è toccato alla Cina, ma poi si sono aggiunti Australia, Bahrein, Vietnam, Paesi Bassi, Spagna e, più recentemente, Azerbaigian. Tutto, insieme alla cancellazione di Monaco.

Non è un segreto che questa situazione abbia creato non pochi problemi alla Formula 1 e abbia costretto il suo presidente Chase Carey a fare non una, ma due dichiarazioni per chiarire la situazione. L’americano conferma le intenzioni del Grande Circo per il suo calendario: iniziare in estate e fare tra le 15 e le 18 gare. Dalla Coppa del mondo più lunga della storia, a una delle più piccole degli ultimi tempi. Sul tavolo è ancora presente la possibilità di fare una “Super Stagione”, come ha fatto la Coppa del Mondo di Endurance qualche anno fa, ma si tratta di un’ipotesi che sta perdendo forza.

Tutto questo rende il compito di Lewis Hamilton ancora più arduo da realizzare. Questo in quanto un campionato con meno gare implica un margine di errore inferiore. In un calendario di 22 gare, come nel 2020, abbandonare una gara, ha un impatto molto minore sulle possibilità di vincere il titolo. Quindi, Hamilton ha un’altra sfida da affrontare per raggiungere con il maggior successo nella storia, il mito Michael Schumacher, non solo nei titoli, ma anche nelle vittorie: 84 ne ha Lewis, 91 il tedesco. Con meno corse del previsto, il britannico avrà un margine di errore inferiore.