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Hamilton: il cambio motore un “fuori programma”

Lewis Hamilton ha cambiato la power unit per il Gran Premio di Turchia, un lavoro che il team degli ingegneri avrebbero preferito evitare.

Lewis Hamilton pole position Ungheria

La Mercedes ha appreso che il quarto motore di Valterri Bottas, installato in occasione del Gran Premio d’Italia, non può più essere utilizzato. Quindi, le Frecce d’Argento hanno dovuto cambiare diverse parti del propulsore nella W12 di Bottas per l’appuntamento di Sochi, in Russia. Nonostante ciò, si è spiegato che Bottas ricorrerà all’ultima power unit e potrebbe ottenere una nuova unità in una gara futura. Questo sviluppo è anche il motivo per cui la Mercedes ha deciso di gestire la PU di Lewis Hamilton con tale precauzione, avendo sostituito esclusivamente il motore a combustione interna per il GP di Turchia.

Hamilton: la PU formata con componenti di vecchi propulsori

Lewis Hamilton secondo posto Ungheria
Lewis Hamilton secondo posto Ungheria

Il “cuore” della monoposto del pilota britannico è stato formato con componenti di vecchi propulsori. L’intervento ha comportato solo una penalità di 10 posizioni in griglia anziché la prevista penalità di 20 posizioni, solitamente fornita qualora sia rimpiazzato interamente il blocco.

Parlando del livello di difficoltà che comporta un compito del genere, un ingegnere del team anglo-tedesco lo ha descritto come un lavoro che desidereresti trattare unicamente Auto Motor und Sport. Agli stessi microfoni ha spiegato che operazioni del genere non sono particolarmente comuni: negli ultimi sette anni era capitato in un’occasione.

La Mercedes dà una spinta alla Red Bull?

Hamilton e Max Verstappen della Red Bull sono stati impegnati in una lotta serrata per il titolo piloti sin dall’avvio della stagione. Hanno regalato ai fan dei momenti memorabili quasi ogni volta che si sono avvicinati l’uno all’altro in pista.

Verstappen ha cominciato il GP di Sochi in fondo alla griglia dopo un cambio completo di PU, ma è comunque riuscito a concludere la gara al secondo posto dietro Hamilton, al termini di alcuni giri al cardiopalma, in una corsa sconvolta dalla pioggia. La scuderia spera di replicare una prestazione simile in Turchia.

Nel frattempo, Chris Horner ha definito il provvedimento una mossa tattica, poiché la power unit della monoposto Mercedes segnala problemi sull’affidabilità. Secondo il team principal della Red Bull, interpellato da Sky F1, è una scelta forzata anziché selettiva. Ciò non li tocca, ma – ha proseguito – attesta quanto sia complicato chiudere il campionato con tre motori: nessuno ce l’ha fatto. Dunque, sperano di fermarsi a quota quattro.

Tutto può succedere

Horner si augura che Verstappen abbia modo di finire la stagione con la sua quarta PU per evitare penalità aggiuntivi, poiché crede ancora in un epilogo incerto. Puoi sostenere qualunque simulazione e apportare correttivi che ti vadano a genio, poi, però, esiste l’imprevisto.

Non è possibile assicurarsi di rispettare a pieno la tabella di marcia. Ecco perché sono da prendere in considerazione ulteriori colpi di scena. Poi, naturalmente, hanno preso una penalità, si sono guadagnati una buona posizione, rinnovando in maniera consistente la monoposto. Diversamente, Hamilton continuerà a stressare parecchio le parti non toccate.

I recenti Gran Premi hanno raccontato di una Red Bull in grande spolvero, a differenza della Casa di Brackley. In dodici mesi il gap si è ridotto oltre ogni immaginazione e le statistiche sulle tornate al comando nei recenti appuntamenti ne è la prova schiacciante.