Nei prossimi anni, l’Unione Europea prevede di applicare delle sanzioni alle case automobilistiche che portano sul mercato dei veicoli che non soddisfano gli standard di emissione. In risposta, i produttori si sono attivati per elettrificare gran parte delle auto proposte sul mercato.
Tutto è partito dallo scandalo dieselgate che ha portato a un incremento dei controlli. Questi hanno scoperto che alcune case automobilistiche hanno immesso in commercio dei veicoli non a norma. Dal 2017, i livelli di CO2 sono aumentati in Europa. Per questo, entro il 2021 sono previste sanzioni ancor più dure per tutti i trasgressori.
Mercedes-AMG: le severe norme sulle emissioni potrebbero mettere in difficoltà Affalterbach
Resta comunque il problema che i consumatori in generale non sono al momento molto interessati alle auto elettriche. Alcuni produttori di auto, come Peugeot, riescono a gestire al meglio le normative circa le emissioni poiché non propongono molte vetture mentre altri come Daimler non lo sono ancora. Ad esempio, la gamma Mercedes-AMG potrebbe subire un taglio netto.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, il mese scorso Daimler ha rivelato che le sue attuali emissioni sono di 138 grammi/km mentre il suo obiettivo è di circa 100 grammi/km. Ola Kallenius, amministratore delegato di Daimler, ha riportato il mese scorso a Londra che non sono in grado di controllare il comportamento degli acquirenti ma dispongono delle tecnologie giuste per raggiungere tale obiettivo.
Il gruppo tedesco sostiene che molti rivenditori porteranno alla riduzione della produzione dei suoi modelli più inquinanti. Nel mirino si trova la line-up di Mercedes-AMG e in particolare tutte quelle vetture con specifiche da supercar e corpo da berlina familiare.
Una riduzione del 75% della disponibilità di alcuni modelli della gamma di Affalterbach è attesa da diversi dirigenti della vendita al dettaglio, che hanno detto ciò in anonimato. Questo comporterà sicuramente un grosso impatto per le casse della casa automobilistica tedesca.
Mercedes non è comunque l’unica azienda che sta cercando disperatamente di adeguarsi ai nuovi standard di emissione. Un altro esempio è Ford che non dovrebbe iniziare a vendere modelli completamente elettrici in Europa fino alla fine del prossimo anno.
La casa automobilistica statunitense in questo momento sta sfruttando i sistemi a 48V per le sue auto per trasformarle in veicoli mild-hybrid, così da garantire un risparmio di carburante di circa il 10% con costi significativamente inferiori rispetto a quelli necessari per trasformarli in modelli completamente elettrici.