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Mercedes eCitaro: come proseguono i lavori con le batterie?

Come proseguono i lavori con le batterie per il bus elettrico eCitaro? Ecco a quale stato di avanzamento si trova il veicolo a zero emissioni.

Mercedes eCitaro G batterie stato solido

Nel momento in cui l’attenzione ricade sulle batterie, non paiono esserci particolari dubbi sulla tecnologia da impiegare: le Case costruttrici preferiscono adottare quella agli ioni di litio. Curiosamente, la stessa tecnologia utilizzata negli smartphone come nelle auto elettriche. La prossima frontiera è, però, rappresentata dalle batterie allo stato solido. E il celebre youtuber Bjorn Nyland le ha testate in prima persona, a bordo di un bus Mercedes eCitaro.

Mercedes eCitaro: lo stato di avanzamenti dei lavori con le batterie a stato solido

Mercedes eCitaro

Nel comparto dei veicoli “alla spina” avverranno grosse novità a breve. I profondi cambiamenti avvenuti in pochi anni attestano chiaramente la tendenza ad evolversi in continuazione, senza la benché minima sosta. Un tempo le electric car venivano confinate alla mera nicchia. Oggi il discorso è profondamente mutato, a tal punto che, nelle rilevazioni del mercato auto di agosto, hanno superato (con le ibride plug-in) i modelli a gasolio. Qualcosa di impronosticabile, di impensabile fino ad alcuni anni fa. Quando il diesel dettava legge, mentre le regine di oggi venivano guardate con diffidenza dal pubblico.

Mossa, al solito, dal conclamato spirito avanguardista la stella di Stoccarda, ha avviato un processo di crescita verso l’elettrificazione. Venendo al nuovo eCitaro, pur dotato di batterie a stato solido (SSB, solid-state batteries), non sfoggia le ultime innovazioni in tale ambito. Un peccato, anche se rappresenta pur sempre un signor esperimento per mettere alla prova le potenzialità di tali futuristici accumulatori. Difatti, il bus tedesco monta batterie Lithium Metal Polymer (LMP) prodotte dalla Blue Solutions già dal 2012. Batterie a stato solido decisamente “primitive”, per dirla tutta, sicché funzionano in un range termico compreso fra i 50 e gli 80 gradi centigradi.

Il vantaggio consta nella densità energetica, discreta, purché si scenda a patti. Il compromesso in questione è di riscaldarle costantemente (pure prima dell’utilizzo). La potenza – ricarica inclusa, che risulta piuttosto lenta – lascia abbastanza a desiderare. Complessivamente, il mezzo presenta sette pacchi batteria individuali, ciascuno da 63 kilowattora, per una generalità capacità pari a 441 kilowattora. I battery pack pesano 3,15 tonnellate. In aggiunta, Mercedes-Benz ha avuto, curiosamente, l’idea di installare la maggior parte delle batterie nel tetto, il quale ospita, per la precisione, 2 tonnellate e mezzo di celle.

La densità raggiunta si attesta a 140 Wh/kg, nulla di miracoloso. Non è presente un caricatore a bordo, ciononostante in DC vi è modo di raggiungere gli 88 kilowatt di potenza. Ancora una volta, niente di trascendentale. Il punto è che si tratta, però, di un prodotto avente il coraggio di ricorrere a idee avanguardiste. Dà uno sguardo privilegiato su quello che accadrà un domani. In merito ai motori, la Mercedes eCitaro ha un paio di unità, da 125 kW l’una. 

Secondo l’opinione di Nyland, il bus è abbastanza rumoroso, almeno se rapportato ad altre soluzioni create da BYD per la Norvegia. Il continuo operato della compagnia tedesca lascia comunque presagire per il meglio. I serrati ritmi lavorativi volti a perfezionare il bus cittadino elettrico generano ottimismo. Con ogni probabilità sarà giusto questione di tempo prima di assistere a una macchina idonea per scendere in strada.