L’appuntamento conclusivo del Campionato del Mondo di Formula 1 non ha certamente tradito le previsioni in termini di spettacolo e colpi di scena offerti agli spettatori. Ciò che finora ignoravamo, però, era il concitato post-gara del Gran Premio corso ad Abu Dhabi. Dopo la vittoria del ‘cavallo’ di Chris Horner, Max Verstappen, che ha superato il rivale Lewis Hamilton proprio nel corso dell’ultimo giro, si è avvertito un clima pesante. Ovviamente in casa Mercedes, uscita scottata dall’epilogo amaro, a maggior ragione perché il Re nero pareva avviarsi ormai verso il titolo iridato. Sarebbe stata la sua ottava affermazione, un record assoluto in F1, già detenuto dall’alfiere di Stevenage.
La visita di Chris Horner al quartier generale Mercedes: momenti di tensione
Una volta arrivato il verdetto, tra urla in radio e lamentele plateali, la scuderia anglo-tedesca ha minacciato provvedimenti contro la Direzione di Gara, salvo poi cambiare idea e ritirare l’appello avanzato alla Corte d’appello del Tribunale FIA. Eppure, qualcosa era rimasto fin qui “segreto”. A oltre una settimana di distanza, emerge, infatti, un episodio in grado di rendere appieno l’idea della tensione tra Red Bull e Mercedes successivamente alla corsa sul circuito di Yas Marina.
Secondo quanto asseriscono alcuni testimoni ai giornalisti del Daily Mail, nei minuti seguenti il team principal della compagine austriaco Chris Horner si sarebbe recato presso il box Mercedes, facendo calare il gelo tra i meccanici e lo staff. L’obiettivo era quello di trovare Toto Wolff per stringergli la mano, così da mettere fine alle ostilità. Tuttavia, una volta entrato nel quartier generale della Stella, il numero uno dei “bibitari” si è imbattuto in uno ‘plotone’ di uomini della fazione nemica, visibilmente scioccati dalla sua presenza. I testimoni hanno descritto la surreale atmosfera venutasi a creare, degna di un film western. Una scena simile a quella di uno sconosciuto che entra in un saloon nel Far West.
Alla ricerca di Toto Wolff
L’equipe degli sconfitti ha interrotto ciò che stava facendo per seguire con lo sguardo i movimenti di Horner che, incurante, ha proseguito nel tentativo di individuare Wolff, salendo pure al piano di sopra del centro Mercedes. Solo dopo aver constatato l’assenza del collega (probabilmente già recatosi in Direzione Gara per esprimere le due proteste ufficiali), il boss della Red Bull, sempre tenuto sotto costante osservazione dagli impietriti uomini di Brackley, ha abbandonato il box per andare a celebrare la grande coppa d’oro conquistata da Max Verstappen.