In che modo le factory competenti demonizzano le normative sulle emissioni sempre più severe nell’Unione Europea e in Germania, suo stato membro Germania? Quasi nessuno di loro parlerà apertamente dell’argomento. Ecco perché – commenta il giornalista di Auto Motor und Sport – capita sempre più di frequente di dover annunciare l’assenza di un impianto di scarico attrezzato in un certo modo in terra tedesca. Manhart Performance sta facendo lo stesso con il suo progetto attuale: la GLR 700 Limited 01/10 basato sulla Mercedes-AMG GLC 63 S Coupé.
Manhart GLR: iniezione di cavalli
L’azienda con sede a Wuppertal offre generalmente convertitori catalitici a 300 celle per il SUV coupé. Poiché il TÜV non desidera vedere simili “diavolerie” sotto tale veicoli, essi sono destinate solo all’esportazione. Tuttavia, ciò nega ai clienti tedeschi la piena potenza: per raggiungere 707 CV e di 905 Newton metri di coppia motrice massima, sono necessari i depuratori dei gas di scarico, che apparentemente sono piuttosto poco ambiziosi nel loro core business. L’unica opzione rimasta è quella di trasferire il proprio luogo di residenza in un Paese con legislazioni sulle emissioni meno rigorose.
La prevalenza della clienti disposta a pagare 25.980 euro per la messa a punto del motore probabilmente già rispetta la condizioni. Tra di loro gli italiani, notoriamente attenti alle produzioni della Stella o comunque di vetture nate sulla base di un prodotto inizialmente nato a Stoccarda e, successivamente, adattato per tirare fuori il lato più dinamico su strada. Il che è esattamente quanto avviene con il modello qui esaminato, accattivante a livello estetico e prorompente in termini di performance.
Alternativa conforme a TÜV
A un prezzo inferiore (19.800 euro), il pubblico ci si può accontentare di una potenza un po’ inferiore e un suono presumibilmente meno aggressivo. Manhart propone pure gli ulteriori componenti di collaudo dell’unità propulsiva, quali il software ottimizzato internamente, il turbo superiore, il raffreddamento dell’aria di sovralimentazione migliorato e un sistema di aspirazione in carbonio commercializzato sul mercato nazionale.
Inoltre, esiste un’alternativa di scarico conforme alle direttive TÜV, un impianto in acciaio inossidabile che si collega ai tubi di scarico sportivi. Purtroppo, non è chiaro l’esatto incremento di forza. Ma il V8 biturbo da quattro litri andrebbe ben oltre i 510 cavalli e i 700 Newton metri di coppia motrice in questa configurazione.
In aggiunta, i tecnici Manhart stanno rivedendo il software di trasmissione della Mercedes-AMG GLC 63 S Coupé in linea con le condizioni fissate in Germania. Le sospensioni pneumatiche sono ora abbassate di 30 millimetri e integrate con nuove barre di accoppiamento. Il sintonizzatore prevede di usufruire i cerchi in lega Spider Line dal proprio scaffale come articoli adatti.
Nella zona anteriore, i cerchi allestiti sono in formato 9×21 pollici con pneumatici 265/40 ZR21. Al posteriore, la combinazione cerchio/pneumatico è 10,5×21 pollici e 295/35 ZR21. Con la loro finitura in nero satinato e decorazione oro, riprendono lo schema cromatico della carrozzeria con strisce e scritte dorate. La parte anteriore con la griglia del radiatore Panamericana verniciata di nero emana un fascino da “bella e maledetta”.
Anche all’interno, la Mercedes-AMG GLC 63 S Coupé di Manhart è stata ampiamente ridisegnata. I nuovi interni in pelle hanno peraltro accenti giallo oro. La copertura del tetto del SUV coupé, che è limitato ad appena dieci esemplari, è rivestita in Alcantara del tuner con sede a Wuppertal.
La Manhart GLR 700 Limited 01/10 ha personalità da vendere. Prestante, cattiva e facilmente riconoscibile, è un pezzo destinato a fare presa tra gli amanti del genere. Già immaginiamo la bagarre per aggiudicarsene una: la tiratura estremamente limitata, pari a 10 unità, contribuisce alla percezione di valore.