Assisteremo a un cambio di guardia? Mentre il Campionato del Mondo di Formula 1 si avvicina all’epilogo i giochi per il titolo iridato rimangono apertissimi, con Max Verstappen in vantaggio di cinque lunghezze sul campione in carica Lewis Hamilton. Il verdetto sarà sancito nel rush conclusivo, forse già in Arabia Saudita, anche se le frecce d’argento cercheranno di rimandare ogni discorso (e magari di infilare, nel frattempo, il sorpasso) ad Abu Dhabi.
Hamilton: la faida tra Mercedes e Red Bull non sortirà effetti sui piloti in corsa per il Mondiale
Nell’annata in corso gli animi tra Mercedes e Red Bull si sono fatti via via sempre più tesi. Le provocazioni, le polemiche, i serrati duelli in pista hanno generato un clima quasi irrespirabile. Mentre le frecciate a distanza tra i team principal Chris Horner e Toto Wolff vanno avanti senza soluzione di continuità, chi sembra rilassato è Hamilton.
L’epta-campione iridato non è, infatti, dell’avviso che la faida ingaggiata dalle due scuderie rischi di ripercuotersi sui piloti in lizza per il successo. Non lo crede perché lo sport è così. Intenso, caratterizzato da sfide dentro e fuori il tracciato. Dunque, auspica non terranno luogo problemi del genere.
Inoltre, ha espresso una speranza: di assistere a un comportamento rispettoso da parte di ambedue i team, i quali potrebbero darsi filo da torcere senza eccedere nei termini e nei modi. Non vede per quale motivo, da uomini, non sia possibile confrontarsi e capire insieme. Alla fine, crede conti il rispetto reciproco, da mantenere sia in pista che fuori.
Il reclamo post-Interlagos
The Hammer ha, poi, confermato di aver sollecitato la propria squadra nel presentare istanza ufficiale affinché i commissari di gara revisionassero le immagini dell’episodio intercorso a Interlagos tra lui e Verstappen, pur sottolineando di non essersi mosso in prima persona a tal riguardo. Non ha investito le proprie energie o il proprio tempo in questa vicenda, ha concluso.