Diciannovemila Mercedes Benz EQC tornano in officina per verificare che il sistema ausiliario allo sterzo funzioni alla perfezione. Il richiamo dei migliaia di esemplari per un potenziale danneggiamento è accaduto in sede di assemblaggio. Le criticità riscontrate e prontamente notificate alla Casa di Stoccarda hanno praticamente obbligato ad assumere tale decisione, nella speranza di veder risolti i difetti ravvisati. Le 19 mila unità elettriche hanno lasciato abbastanza a desiderare in termini di qualità e ciò sicuramente non giova all’immagine del costruttore, che, tra i suoi numerosi punti di forza, fa dell’affidabilità un valore chiave. Ecco le informazioni rilasciate da Mercedes Benz sul richiamo della EQC.
Mercedes Benz EQC è solo l’ultima di una lunga serie
L’idea prevalente sulle auto elettriche, i Costruttori sono fortemente determinati a sciogliere il nodo dell’autonomia e della onerosità delle batterie agli ioni di litio. Come spesso accade, dietro a una “leggenda” un fondo di verità c’è, tuttavia non riesce a descrivere abbastanza il fenomeno. Poiché chi fabbrica veicoli sta via via incappando in esorbitanti costi di richiamo. Un vero e proprio salasso, in grado di pesare considerevolmente pure su bilanci di realtà operanti dell’automotive di conclamata fattura e successo. Al di là del caso qui esaminato, in tanti hanno pagato pegno, compresi altri giganti, del calibro di General Motors, Hyundai e Ford. E persino la Tesla di Elon Musk con difetti di giovinezza rischia di ripetersi anche altrove, secondo un rapporto di qualche mese fa del media USA di notizie economiche CNBC.
Nulla che non sia già effettivamente successo nella storia dei motori di ogni nuovo modello immesso in commercio, verrebbe da commentare. Ma se si prende in esame la spinta che le amministrazioni di tanti Paesi su scala globale stanno conferendo alle macchine “con la spina”, i numeri dei richiami costituiscono un campanello di allarme per gli attori del settore. Un rischio da non sottostimare, specialmente nel momento in cui rischiano di esserci errori nell’assemblaggio delle celle o nell’implementazione del sistema di ricarica di bordo.
Si gioca a scaricabarile
Mentre committenti e fornitori si accusano a vicenda, in alcune aree, ad esempio in quella statunitense, le autorità per la sicurezza pretendono spiegazioni e aprono indagini ufficiali. In una dichiarazione concessa alla stampa, Doug Betts, presidente della divisione automobilistica di JD Power a CNBC, ha sottolineato l’esigenza di apprendere numerose lezioni in in merito. Non appena compi l’ingresso in un contesto inedito, c’è da imparare più di quanto sia lecito immaginare. Il know-how incide in misura rilevante e pure la stella a tre punte ne ha avuto conferma, sebbene, nella fattispecie, il difetto riscontrato attenga al sistema ausiliario dello sterzo.
Il rapporto dell’Automobil Club Tedesco
Il richiamo di 19 mila Mercedes Benz EQC è l’ultimo di una serie fatta ai Costruttori imputabile a errori in fase di assemblaggio. Non a caso l’Automobile Club Tedesco aveva espresso critiche sulla velocità con cui le Case sono chiamate a lanciare modelli nuovi sul mercato, esponendosi a tutta una serie di rischi. Uno dei più rilevanti, a detta dell’ADAC, consta proprio nei richiami di vetture che presentano lacune o difetti fin dall’assemblaggio e potrebbero passare sottotraccia, se riparati con gli aggiornamenti OTA. Senz’altro gli acquirenti hanno preso atto della problema inerentente alla Mercedes Benz EQC (BR 293), sicché il richiamo concerne il danneggiamento di un cablaggio del servosterzo elettrico che potrebbe coinvolgere intorno ai 20 mila SUV ad alimentazione elettrica, la metà delle macchine coinvolte.
Le falle della Mercedes Benz EQC rientrano in un più ampio controllo di altri modelli tedeschi, su cui potrebbe essere individuata la medesima lacuna. In un bollettino, il Rapex, ovvero l’organo di informazione che riguarda la sicurezza di beni non alimentari venduti nel territorio dell’Unione Europea, si fa riferimento a quasi 40 mila veicoli. Circa la metà sono gli Sport Utility Vehicle EQC, mentre la rimanente parte delle vetture da porre in analisi sono Mercedes Classe C (BR 205) e GLC (BRT 253). Tutti i modelli fabbricati tra l’11 dicembre 2019 e il 18 maggio 2020 saranno convocati mediante la rete ufficiale e a questi hanno riservato l’intervento tecnico con codice interno 5491022.
Il comunicato diffuso dalla Mercedes
I portavoce Mercedes Benz hanno affermato che il cablaggio dello sterzo elettrico su alcuni esemplari della EQC potrebbe aver riportato danni durante il processo di assemblaggio. Se il cavo è deteriorato è possibile che non abbia tenuta e, quindi, l’acqua si infiltri nell’isolamento danneggiato, giungendo fino alla centralina elettronica del servosterzo elettrico. In tal caso, l’assistenza alla sterzata verrebbe meno all’improvviso, indicando sul quadro strumento un messaggio di avaria, con potenziale rischio d’incidente e incendio.
Il produttore non ha fornito un prospetto dettagliato delle unità interessate per Paese, ma, in merito alla Germania, sappiamo che hanno riportato il disagio 3.073 veicoli. In una dichiarazione rilasciata ad Autocar, Mercedes Benz ha notificato di aver accertato che su alcune EQC (piattaforma 293), il cablaggio dello sterzo elettrico è forse stato leso durante il processo di assemblaggio.
Nella situazione esaminata, l’acqua rischia di infiltrarsi nel cablaggio attraverso un isolamento danneggiato ed avanzare nel tempo nella centralina dello sterzo. Di conseguenza, il servosterzo potrebbe guastarsi spontaneamente, anche durante la guida. Se così fosse, il conducente verrebbe avvisato da un messaggio di avvertimento nel quadro strumenti segnalato in rosso.
Mercedes Benz EQC: i problemi imputati in passato
Si tratta dell’ultimo di una serie di problemi di controllo della qualità che hanno afflitto l’EQC dal suo lancio nel 2019. Ci sono altri cinque avvisi di richiamo elencati sul portale web car-recalls.eu, che rimandano a complicazioni di diverso genere, tra cui: i bulloni del differenziale anteriore deboli; i dadi di fissaggio dell’airbag serrati in modo improprio; i blocchi degli schienali non conformi; gli alloggiamenti della batteria corrosi.
All’inizio di quest’anno, Mercedes era stata costretta a richiamare circa un milione di veicoli negli Stati Uniti dopo che era emerso che la funzione di avviso dei servizi di emergenza eCall avrebbe potuto trasmettere la posizione sbagliata nell’eventualità di un incidente. All’epoca, era stato riferito che anche le auto europee erano state colpite, sebbene non fosse stato fornito nessun valore ufficiale. Ora si addensano nubi ulteriori su una vettura che – è il caso di dirlo – sembra essere proprio nata sotto una “cattiva stella”.